L'esempio americano e l'ipocrisia italiana...

Obama chiede e ottiene la testa dell'ad di General Motors Wagoner come precondizione per l'erogazione di fondi pubblici e qualche giorno fa 24 manager del colosso assicurativo a stelle e strisce AIG hanno restituito allo Stato federale 50 milioni di euro (provenienti da aiuti anti-crisi), che si erano ridistribuiti come premio produttività. Certo che l'America è uno strano paese, sembra addirittura che lì chi sbaglia paghi davvero. D'altronde la crisi è colpa loro (o almeno principalmente colpa loro), quindi è meglio che si rimbocchino le maniche, su questo non ci piove.

Ma in Italia? Non scherziamo... Che forse qualche manager nostrano è stato defenestrato per aver fatto colare a picco Alitalia? E quelli che nel corso dei decenni hanno alimentato disavanzi da urlo nelle Ferrovie dello Stato?

Obama, tra i suoi primi atti postinsediamento, ha bloccato gli stipendi di tutti i funzionari governativi che guadagnavano oltre una certa soglia annua. Il principe William d'Inghilterra volerà in classe economica per ammortizzare le spese. E in Italia? Qualcuno ha sentito anche una sola proposta di abbassarsi lo stipendio da parte dei nostri augusti parlamentari? Che per inciso sono i più pagati al mondo... Qualcuno ha sentito parlare di abbassare gli stipendi dei manager pubblici? C'è stata qualche timida mezzavoce, ma tutto è stato coperto in un battibaleno.

Perché? Perché siamo un paese di ipocriti. Perché ci riempiamo la bocca di lavoro che non c'è e crisi economica, ma poi ognuno bada al suo orticello. E i peggiori sono quelli che non avrebbero bisogno, i ricchi e i privilegiati del sistema. Quelli che dovrebbero dare l'esempio, tracciare la rotta prima con i fatti e poi con le parole. Non importa quanto si potrebbe risparmiare realmente, importa il gesto in sè.

Ma no, i sacrifici facciamoli fare ai precari, ai disoccupati, alle famiglie monoreddito, ai pensionati. Loro sono abituati a soffrire, hanno la scorza dura, sopravviveranno. Grazie davvero, ne avevamo bisogno.

1 commenti:

Dario ha detto...

Credo che la struttura politica ci rappresenti a pennello, ditemi se ciò che trapela da quelle fila non è il prototipo dell'italiano medio.

Anche la persona migliore, di più buon cuore e che tutti considereremo onesta in realtà è onesta solo nei terminini "italiani", cioè è una bravissima persona, però insommma... quella seconda casa perché non intestarla al figlio diciottenne, si pagano meno tasse no? Mica è un reato, lo farebbero tutti.
La bilancia del salumiere è tarata per pessare anche la carta dove avvolge la bresaola, beh che sarà mai... un centesimo in più sul totale, mica si può polemizzare.
Il braista non ci fa lo scontrino per un caffè? Ma suvvia... sono solo 80 centesimi!
Il carrozziere dice che la portiera nuova verrebbe 300 Euro, ma che senza fattura ce la può dare a 230, beh... insomma, qualche cavolo di italiano direbbe "No guardi, preferisco fare le cose per bene"? Senza considerare che non si paga lo Stato in quel preciso momento, e in più il carrozziere stesso pagherà anche meno tasse a fine anno perché risulta un fatturato (e quindi un reddito) molto inferiore rispetto al reale.
Il farmacista ti dà un medicinale senza ricetta? Te lo fa pagare di meno prendendosi la fustella e dichiarando poi che il farmaco è stato venduto a qualcun altro? Ma io avevo bisogno di quel farmaco e a qull'ora il medico era irreperibile (come sempre), inoltre mi ha fatto pagare meno della metà del prezzo intero... è ovvio che ritorno in quella farmacia... che tanto i soldi del medicinale se li fa restituire dallo Stato: MICA PAGO IO! FACCIAMO PAGERE LO STATO.
Poi c'è quel medico che non mi fa mai la ricevuta, però vuoi mettere? Pago 50 Euro invece di 90... cioè chi me la fa fare?

La verità è che chi vorrebbe essere onesto in Italia rimane sempre indietro, perché gioca attenendosi alle regole quando la stragrande maggioranza degli altri bara... l'onesto in Italia è un perdente.

Chi ne fa le spese? I giovani, coloro che non hanno ancora una posizione e che non riescono ad emergere senza trasgredire a quelle regole che hanno ormai valore solo sulla carta e nell'opinione pubbllica... che hanno un valore simbolico e di facciata, lo sappiamo tutti no?
Ne fa le spese la gente che non può permettersi la raccomandazione per un'assunzione fissa e alla fine anche loro si devono adattare all'andazzo, e ungeranno quegli stessi ingranaggi che fomentano lo status quo.

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